IL CASO Catania può coinvolgere in qualche modo il futuro della Fiorentina? Assolutamente no. Se a qualcuno venisse in mente un ipotetico ripescaggio della squadra viola in serie B, per qualche arcano motivo difficilmente individuabile, può subito smettere di pensarci. Al momento l’ unica ipotesi, nemmeno tanto percorribile, di stravolgimento del campionato cadetto potrebbe prevedere il coinvolgimento di ventiquattro squadre. In questo caso verrebbero però ripescate le quattro retrocesse dall’ ultimo campionato, quindi con nessun coinvolgimento della Fiorentina. Tutte le altre ipotesi di riforma della B, che prevedevano addirittura la partecipazione di trentadue squadre (in questo caso avrebbe anche potuto aver un senso un ripescaggio della Fiorentina), sono già state bocciate dall’ Assemblea di Lega prima e dal Consiglio Federale successivamente. La squadra di Cavasin può così tranquillamente proseguire il ritiro in preparazione della prossima C1. Da una polemica che sta coinvolgendo tutta l’ Italia ad una che invece riguarda strettamente Firenze e la Fiorentina. Valentino Rizzuto e Ferruccio Mazzola non si sono infatti arresi ed hanno fatto ricorso, ricorso che verrà preso in esame lunedì prossimo a Roma, contro la Florentia Viola, Firenze Viola (la società che ha acquistato il marchio), l’ Acf Fiorentina Spa, la Federazione italiana gioco calcio e la curatela fallimentare del Tribunale di Firenze, anche se a quest’ ultima fino a ieri non era arrivato alcuna comunicazione ufficiale (c’ è tempo fino ad oggi). Secondo Rizzuto, infatti, la Federazione avrebbe sbagliato ad iscrivere la Fiorentina di Della Valle al campionato perché il marchio registrato sarebbe uguale identico a quello in suo possesso, depositato in precedenza da Real Fiorentina e Fiorentina Fc, dunque con Rizzuto da una parte e Ferruccio Mazzola dall’ altra. Inoltre, lo stesso Rizzuto, continua a dichiarare che il marchio acquistato da Della Valle è nullo, che non ha alcun valore. Lunedì vedremo se l’ ennesimo ricorso di Rizzuto verrà un’ altra volta respinto.
ALESSANDRO DI MARIA