16/10/2002 Bonomi ‘Il mio calcio è uno scherzo’


BONOMI, ci parli di Bonomi. «Sono una persona semplice, un giocherellone. Ma poi alla fine non è che mi riesca molto bene giudicarmi. Preferisco che siano gli altri a farlo». Proviamo. Così, di primo impatto, sembra una persona a cui piace molto scherzare. «Sono uno che sdrammatizza molto, credo che sia importante farlo in questo mondo. Poi è chiaro che quando c’ è da fare il serio lo faccio senza problemi. Però mi piace dare allegria». Lo vediamo anche in allenamento. Ci spiega la storia del falco? «E’ una battuta, un gioco. Però preferisco non parlarne perché è proprio una stupidata». Non è l’ unico, in questa squadra, ad avere voglia di scherzare. Anche altri suoi compagni la pensano come lei. «Siamo un gruppo veramente eccezionale. Quando c’ è da giocare e da ridere siamo i primi a farlo. Però abbiamo anche la consapevolezza di capire quando è il momento di fare sul serio. Credo che in una squadra questo sia un pregio importante». Chi sono, oltre a lei, i più giocherelloni del gruppo? «Mah, direi Riganò, Masitto e Di Livio. Ma siamo in tanti». Chi è il più bersagliato dai vostri scherzi? «Io cerco di scherzare con tutti». C’ è qualcuno che se le prende? «Sì, ovviamente, ma comunque sanno sempre che stiamo giocando». Cosa può dare alla Florentia? «Credo di avere molta esperienza e spero di dare qualcosa di importante a questa società e a questa squadra. Ma soprattutto ai tifosi, che sono straordinari». Vierchowod le sta cambiando spesso il ruolo. Cosa pensa? «Sono un giocatore che in questi anni ha imparato a cercare di dare il massimo ovunque gli allenatori mi abbiano impiegato. Sanno che da me, in ogni posizione, avranno sempre il cento per cento. Non ho problemi, sono disposto a tutto». Tra i problemi di questa squadra c’ è senz’ altro la difficoltà a calarsi nella giusta mentalità. «E’ difficile, ve lo assicuro. Solo per fare un esempio, ci sono giocatori avversari che a volte non comprendono alcuni movimenti che noi facciamo e quindi non possono fare altro che picchiarci per non farci giocare al meglio. Sappiamo che qui funziona così, ma non è ugualmente facile». Al di là delle espulsioni di queste ultime partite, voi invece di falli non ne commettete molti. Come mai? «Siccome siamo giocatori di categoria superiore cerchiamo sempre di recuperare il pallone prima di fare fallo. Invece in C2 è sempre meglio fare più falli». Se le aspettava tutte queste difficoltà? «Così tante no. Pensavamo di uccidere il campionato e per ora non lo abbiamo fatto. Anche se penso che prima o poi lo faremo. Sono convinto che a Natale saremo primi». E a parte il calcio cosa c’ è nella vita di Bonomi? «Appena posso sto con la mia famiglia. Poi mi piace andare a pesca».

ALESSANDRO DI MARIA