06/01/2003 Bravo Riganò, fenomeno del gol 15 volte in rete e la Florentia vola


CESENA – Goloso di dolci e di gol. Quindici per l’ esattezza in diciassette partite, l’ ultimo ieri contro il Forlì sul campo neutro di Cesena (2-0 il risultato finale). C’ è soprattutto Christian Riganò dietro la piccola fuga della Florentia (sei vittorie di seguito), anima nuova del calcio fiorentino. Segna sempre, e quando fa gol la squadra viola vince. Non è mai un caso. E’ la storia di questo gigante emigrato dalle Eolie, via Taranto, fino a Firenze. Uno che fino a qualche mese fa conoscevano in pochi e oggi galleggia dentro strani paragoni con Gabriel Batistuta. Ma i gol li fa e questo basta. Insegue la classifica cannonieri e il record di reti in C2 (25). «Possiamo fare ancora di più, io non mi accontento mai», ha detto ieri dopo la sesta vittoria consecutiva della squadra. Nelle ultime sei partite Riganò ha sempre segnato e ora insegue quella promozione che ha promesso a Della Valle e alla città. La Florentia è prima in classifica, il Rimini anche. «Tra due mesi, dopo lo scontro diretto, faremo un bilancio. Per il momento dobbiamo solo continuare a vincere», dice il centravanti. Firenze è tutta ai suoi piedi e ora intorno a lui l’ allenatore Cavasin vuole costruire una squadra spettacolo, che giochi per attaccare e possa segnare tre o quattro gol a partita. «Un gruppo tipo Milan – spiega ancora Riganò – perché il futuro del calcio è questo. Nessuno pensa più allo spettacolo e sono contento che Cavasin la pensi così. Per un attaccante è fantastico giocare in una squadra che fa tre o quattro gol a partita». C’ è tempo per crescere e per sognare. Il sogno di Riganò si chiama serie A. «Ci arriverò con la Florentia», dice sicuro. C’ è voluto l’ arrivo di Cavasin, però, per dare un senso a questa squadra. Con lui Di Livio e compagni sono risaliti dall’ ottavo posto fino al primo. Tutto in due mesi. Tutto così in fretta. Tutto semplice per una città che ha voglia di tornare in fretta in serie A. Ieri a Cesena c’ erano cinquemila tifosi viola, e non è la prima volta. «Però non fateci troppi complimenti – ha detto Cavasin – sennò ci montiamo la testa. Ora, se potete, parlate un po’ male di noi…». Si gode i gol di Riganò e il suo bel primo posto, messo insieme dopo aver ricostruito il gruppo soprattutto nella testa. Scelta di vita, Firenze. Lo ha fatto Di Livio e anche Maspero, che ha accettato di rimettersi in gioco in C2. Così va il calcio da queste parti.

GIUSEPPE CALABRESE