24/01/2003 Bochu & Runstroem ‘Qui per crescere’


BIONDI, capelli lunghi e look finto trasandato. Bochu e Runstroem salgono le scale del Franchi accompagnati da Gino Salica, il presidente, cinquantuno anni portati alla grande. Siedono uno alla destra, il francese, uno alla sinistra, lo svedese, di Salica, che si improvvisa maestro di cerimonie, dimostrando subito di trovarsi ampiamente a suo agio anche in questo ruolo. Ed ecco così la sua introduzione ai due nuovi acquisti: «Siamo molto contenti, abbiamo ingaggiato questi due giovani e puntiamo molto su di loro. Bochu è un tornante, con grandi doti di velocità. Inoltre è motivato ed è un bravissimo ragazzo. Sono contento di questo rapporto che abbiamo instaurato con il Gubbio, sperando di fare accordi di questo tipo anche con altre squadre. A Bochu non possiamo che augurare un grosso avvenire calcistico nella nostra società». Poi Salica introduce lo svedese: «Runstroem è ancora più giovane, è un attaccante e anche da lui ci aspettiamo cose importanti. Spesso sarà aggregato alla primavera. Speriamo di aver fatto due colpi importanti per il nostro mercato». Ma ecco il loro momento, quello delle prime parole. Rigorosamente in italiano. Il primo a parlare è Bochu: «I miei modelli? Ci sono molti giocatori a cui piace ispirarmi, direi Zidane, Baggio…». «Anche Henry» aggiunge un pronto Salica. Ma qualcosa meno può bastare, aggiungiamo noi. Riprende il francese che spiega la trattativa: «è successo tutto in fretta. Sono molto contento di essere venuto a Firenze». «Confermo che il suo acquisto si è chiuso in appena trentasei ore» puntualizza il presidente. Molto curioso è il suo arrivo in Italia: «Ero tesserato al Sedan, in Francia, ma non giocavo da tre mesi. Così mia moglie mi convinse a prenderci una vacanza, che trascorremmo a Riccione. Io mi portai dietro le mie scarpe da calcio e feci dei provini. Rimini, Cesena e San Marino mi dissero di no, la Santarcangiolese invece mi prese. Poi in estate mi trasferii a Gubbio e ora sono a Firenze». Già Firenze, di cui confessa di non aver visto ancora niente: «Però ho visto la Fiorentina in tv qualche volta e conosco Baggio e Batistuta» si affretta a puntualizzare. Ma ora è già pronto per giocare nella sua Fiorentina, pardon, Florentia: «Io sono a disposizione dell’ allenatore e cercherò di fare il meglio possibile, non ho pretese. Non mi aspetto niente in particolare, mi sono successe tante cose brutte in Francia…». Ma ecco Runstroem: «Conosco Hamrin, me ne ha parlato mio padre. Nasco come seconda punta, ma ho fatto anche il centravanti. Quest’ anno Del Neri mi ha utilizzato esterno destro. Chi stimo come giocatore? In Italia sicuramente Totti». Poi le sue prime impressioni sulla Florentia: «Non sembra una squadra di serie C, ma di serie A. Questo aspetto mi ha colpito molto. Poi la squadra viola mi è sempre piaciuta, perché ammiro le piazze che hanno tifosi calorosi. Riganò? è un grande, sarebbe davvero un sogno giocare accanto a lui».

ALESSANDRO DI MARIA