17/04/2003 Della Valle riapre la polemica


E’ ancora guerra tra Diego Della Valle e Palazzo Vecchio sui concerti al «Franchi». Una guerra di parole (pesanti, per la verità) e accuse. Un comunicato, arrivato intorno alle nove di ieri sera, ha di nuovo messo in discussione i rapporti tra politica e pallone in questa città. Poche righe, ma chiarissime. Prima uno schiaffetto ad alcuni giornali («~la Florentia Viola smentisce in modo categorico di essere stata favorita nella definizione delle decisioni prese dal Comune in merito all’ utilizzo dello stadio A. Franchi»), poi le bordate contro l’ amministrazione comunale, che viene accusata di offrire spiegazioni non credibili. Una presa di posizione dura, ma inequivocabile. «~Sottolinea inoltre – continua il comunicato – che le richieste più che lecite e comprensibili che erano state fatte da parte della Società al Comune non sono state invece accettate, senza tra l’ altro aver ricevuto alcuna spiegazione credibile». Per il momento da Palazzo Vecchio non sono arrivate repliche, anche se è facile immaginare che il comunicato di Della Valle abbia sorpreso e amareggiato tutti quanti. Il sindaco, che ieri era a Roma, si è preso un po’ di tempo per riflettere e, soprattutto, per capire che cosa ha scatenato accuse così pesanti da parte di Della Valle. Ma va da sé che ricomporre la frattura non sarà semplice. Non è bastata la cena di venerdì sera per rimettere le cose a posto, né un sorridente pomeriggio allo stadio. Oppure c’ è stato altro. Chissà. Forse anche la vicenda del marchio può aver acuito il malumore del signor Tod’ s. Ipotesi. Ma resta il fatto che a Della Valle l’ approvazione in giunta della proposta di regolamento per l’ uso dello stadio non è piaciuta. Il proprietario della Florentia voleva che la convenzione di affitto prevedesse anche la possibilità di organizzare dieci eventi l’ anno, ma così non è stato. L’ opposizione dei Ds ha costretto l’ assessore Giani a togliere l’ emendamento sui concerti dalla convenzione, scelta che ha fatto arrabbiare moltissimo Della Valle. E la via d’ uscita proposta da Giani e da Domenici (il nuovo regolamento sugli eventi) non lo ha per niente soddisfatto. Però da qui a dire che il Comune non ha dato «alcuna spiegazione credibile» ce ne corre. Cercare di capire qualcosa di più in questa incredibile vicenda non è facile. Oltre alle quattro righe del comunicato nessuno dice niente. Quella è la posizione di Della Valle, punto e basta. Detto questo, però, resta aperta la questione politica, quella dei rapporti tra la città e l’ imprenditore. Un problema in più, e non ce n’ era bisogno. (g.c.)

GIUSEPPE CALABRESE