24/06/2003 Della Valle si arrabbia solo in privato ‘I nostri programmi vanno avanti’


E adesso che succede? Sul piano pratico niente. La Fiorentina può continuare a chiamarsi Fiorentina – anche se c’ è chi ha qualche dubbio in proposito – ma il marchio non è tutelato da nessuna registrazione. In sostanza Della Valle non può impedire ad altri di costituire una società e chiamarla Fiorentina, oppure di commercializzare un profumo con quel nome. Oppure una maglietta con una bella scritta sopra. Nessuna tutela, appunto. E se sul piano puramente affettivo e sportivo non ci sono controindicazioni all’ uso di «Fiorentina», su quello del marketing e del merchandising i problemi ci sono eccome. «Per noi la questione è irrilevante, il nostro programma va avanti» hanno spiegato ieri gli uomini di Della Valle, che pare si sia arrabbiato moltissimo per questo ennesimo contrattempo. Anche perché lui i due milioni e mezzo – più le imposte – li ha già pagati e non può fare niente per riaverli indietro o inficiare l’ asta. Del resto, almeno da questo punto di vista, il tribunale fallimentare era stato chiaro e nell’ avviso di vendita aveva specificato che «lo storico marchio denominativo Fiorentina era oggetto della domanda di registrazione depositata l’ 11 giugno 2001 nr. FI2001C00622». Domanda, appunto, e non registrazione. In pratica il marchio era stato depositato ma la sua registrazione era ancora sub judice. Quindi a rischio. E il rischio era tutto di Della Valle. Per l’ altro marchio, invece, quello figurativo, lo «stemma con giglio rosso in campo bianco e scritta ACF in campo viola entro cornici dorate», era stato chiesto un semplice rinnovo – il brevetto c’ è già – ma su questo l’ Ufficio Brevetti non si è ancora espresso. Di solito ci vogliono tre anni e ne sono passati solo due. Ovviamente la Fiorentina impugnerà la decisione dell’ Ufficio Brevetti, gli avvocati di Della Valle hanno trenta giorni di tempo. Anzi, per la verità, i trenta giorni partono dal 14 giugno, giorno in cui è stata notificata la non registrazione del marchio. «Apprendiamo dagli organi di stampa che l’ Ufficio Italiano Brevetti e Marchi avrebbe respinto la domanda di registrazione del marchio Fiorentina – ha scritto Della Valle – Qualora queste indiscrezioni trovassero conferma, in quanto legittimi acquirenti di tale marchio, prenderemo tutte le decisioni necessarie a tutelare le nostre ragioni nelle sedi opportune». Intanto il progetto va avanti. Oggi Della Valle ha convocato tutti i suoi uomini a Casette d’ Ete per studiare la strategia da seguire. Dal punto di vista sportivo non dovrebbe cambiare niente. La Fiorentina, come era nei programmi, si iscriverà come Florentia Viola al prossimo campionato e poi, dopo l’ assemblea dei soci, probabilmente a luglio, chiederà alla Federcalcio di modificare il nome in Fc Fiorentina, che è già stato registrato da Della Valle. Nel frattempo il marchio contestato farà il suo iter burocratico e quando sarà accolto il ricorso della società viola, ma solo allora, Diego Della Valle sarà l’ unico titolare del marchio «Fiorentina».

GIUSEPPE CALABRESE